Manutenzione dell’attrezzatura subacquea

Attrezzatura sub | 2 commenti

manutenzione attrezzatura subacquea

danilo bernasconi attrezzatura disegno

La manutenzione dell’attrezzatura subacquea è una delle procedure indispensabili per il corretto funzionamento della stessa durante l’immersione.

L’attrezzatura subacquea è molto costosa e proprio per questo bisogna cercare di preservarla il più possibile dall’usura per una maggiore longevità. In rari casi l’attrezzatura si logora per eccesso di utilizzo sotto la superficie dell’acqua, la maggior parte delle volte è a causa della negligenza nella sua manutenzione post immersione.

MANUTENZIONE DELL’ATTREZZATURA SUBACQUEA ED ELEMENTI CONTAMINANTI

danilo bernasconi cristalli di sale

I cristalli di sale

  • Il sale contenuto nell’acqua marina è uno dei più temuti avversari quando si parla di manutenzione dell’attrezzatura subacquea. Esso infatti si cristallizza una volta asciugato creando dei grani più o meno grandi che lesionano i materiali, le valvole, gli orefizi etc. Inoltre il sale contribuisce, insieme all’ossigeno, all’ossidazione dei materiali. Questo si ripercuote in modo gravoso su tutto ciò che di metallico si porta sott’acqua: erogatori, comandi gav, coltelli, imbraghi etc.
  • Il cloro contenuto nelle piscine, oltre ad essere nocivo se respirato dall’uomo, contribuisce di gran lunga allo sbiancamento e all’ossidazione della nostra attrezzatura subacquea. Essendo infatti un alogeno, agisce direttamente sulla fibra e sulla pigmentazione dell’attrezzatura subacquea.
  • I batteri presenti nelle piscine ma anche in acque libere, laghi e mari, sono elementi di disturbo per la durata nel tempo dell’equipaggiamento sub. Essi infatti contribuiscono all’insorgenza di muffe, che se dovessero venire a crearsi in maschere o boccagli, sarebbero pericolose anche per l’uomo.
  • La sporcizia, come foglie, piccole pietre o alghe se non rimosse al termine dell’immersione potrebbero danneggiare meccanicamente il corretto funzionamento dell’attrezzatura.

COME INTERVENIRE SULL’ATTREZZATURA?

Per una corretta manutenzione sull’attrezzatura subacquea si può agire in 2 modi:

  • Risciacquando l’attrezzatura con acqua dolce pulita – Con questa procedura si va a rimuovere lo strato di acqua superficiale contaminata da sale o batteri. E’ una procedura semplice, rapida ed efficace da eseguire dopo ogni immersione subacquea.
  • Lavando l’attrezzatura con prodotti specifici – questa operazione consente la rimozione superficiale di sale e contaminanti ma anche una pulizia batteriologica più profonda ed efficace. Questo tipo di manutenzione sull’attrezzatura è consigliata 2 volte all’anno per subacquei che si immergono regolarmente durante l’anno e almeno una volta all’anno per subacquei che praticano l’attività solo durante le ferie estive.

RISCIACQUARE L’ATTREZZATURA SUBACQUEA

Il risciacquo dell’attrezzatura è una procedura che richiede una canna dell’acqua attaccata all’impianto idrico o una vasca sufficientemente grande per inserire l’equipaggiamento.

danilo bernasconi acqua

Bisogna fare però attenzione che in alcuni centri diving marittimi, e in particolare all’estero, utilizzano una o due vasche per sciacquare l’attrezzatura di molti subacquei e spesso non sostituiscono quotidianamente l’acqua al suo interno. Quest’acqua diventa velocemente sempre più ricca di sale andando a rendere nulla l’operazione di sciacquo da parte degli ultimi subacquei.

E’ corretto richiedere la sostituzione dell’acqua o un passaggio finale con la canna dell’acqua corrente.

Spesso percepiamo inoltre che l’acqua proveniente dalla rete idrica è leggermente salata. Questo avviene a causa delle condizioni non ideali di lavoro dei desalatori. Essi pescano l’acqua del mare e la immettono nella rete idrica. Se questo dovesse accadere si raccomanda un risciacquo ulteriore dell’attrezzatura quando si rientra alla propria abitazione. L’acqua dei nostri paesi è sorgiva e non contiene percentuali di sale considerevoli.

Se possibile si consiglia di utilizzare, per il risciacquo dell’attrezzatura, acqua tiepida e non fredda. L’acqua tiepida aiuta lo scioglimento dei cristalli di sale e l’eliminazione di sporco più resistente.

LAVARE L’ATTREZZATURA SUBACQUEA

Il lavaggio dell’attrezzatura è il fiore all’occhiello nella manutenzione dell’attrezzatura subacquea che un sub possa svolgere.

Per il lavaggio dell’attrezzatura ci sono 2 regole ferree:

danilo bernasconi sciacquare attrezzatura sub

  • Non utilizzare solventi, trielina, alcool, benzina o altri prodotti aggressivi.
  • Non utilizzare spazzole a setole dure, spatole o arnesi che possano ledere l’integrità del prodotto.
  • Per il lavaggio attenersi a poche ma importanti procedure per un buon risultato finale:
  • Si può lavare qualsiasi componente dell’attrezzatura con saponi neutri delicati.
  • Esistono sul mercato i corretti shampoo per il neoprene.
  • Si possono utilizzare le mani o spugne poco abrasive sulle superfici. Spazzolini da denti morbidi per entrare in fessure e rigature.
  • Non insistere su cuciture, incollature e su materiali delicati.
  • Lasciare agire i saponi per qualche minuto e poi risciacquare con abbondante acqua corrente.
  • Leggere sempre il manuale di uso e manutenzione della casa costruttrice.
  • Non inserire mai nessun articolo dell’attrezzatura subacquea in lavatrici o asciugatrici. Potrebbe lacerarsi completamente.

L’ASCIUGATURA DELL’ATTREZZATURA SUBACQUEA

La corretta manutenzione dell’attrezzatura subacquea prevede anche un’asciugatura di tutto rispetto. Infatti se non la asciughiamo più che accuratamente il lavoro svolto è pressoché vano.  Dedicare del tempo all’asciugatura previene infatti sgradevoli muffe e pericolose formazioni batteriche. Nello specifico:

danilo bernasconi vento

  • Utilizzare appendini specifici per le mute, stendi panni per tutti gli accessori, anche quelli  in neoprene. Aprire il più possibile le mute, i calzari i cappucci e tutti gli articoli a forma tubolare in modo da permettere un buon riciclo di aria.
  • Posizionare l’attrezzatura in un locale secco e non umido. Un deumidificatore accelererebbe il processo. In alternati va è possibile riporre l’attrezzatura all’esterno, al vento e riparata dal sole, ad esempio, all’ombra di un albero.
  • Non mettere mai al sole l’attrezzatura durante l’asciugatura perché la seccherebbe, lavorerebbe sulle cuciture, sulle fibre del neoprene e sulla pigmentazione delle plastiche e dei siliconi andando a diminuire la vita dell’articolo stesso.

COME RIPORRE LA PROPRIA ATTREZZATURA

Una volta che l’attrezzatura sub è asciutta, a seconda di quando sarà la prossima immersione, bisogna valutare se riporla nell’armadio per il prossimo anno oppure preparala alla prossima immersione.

Se l’attrezzatura va riposta nell’armadio bisogna accertarsi che il neoprene e i materiali spugnosi siano perfettamente asciutti. Piegare la muta e riporla nell’armadio senza inserirla in sacchetti di plastica sempre per evitare eventuali muffe. Così anche per tutti gli accessori in neoprene.

Riporre tutto il resto del materiale come maschere, snorkel e gli accessori nel borsone subacqueo facendo particolare attenzione a:

  • Sulle plastiche, è possibile stendere un velo di silicone spray protettivo.
  • Togliere le batterie a computer e illuminatori sub per evitare la fuoriuscita degli acidi.
  • Riporre la cintura di zavorra al di fuori del borsone.
  • Lasciare il gav leggermente gonfio in modo da non far toccare le pareti interne del sacco.

QUALCHE PECULIARITÀ SULLA MANUTENZIONE

danilo bernasconi manutenzione cerniere

  • Le cerniere – trattare le cerniere di mute umide, calzari, cappucci e guanti con lo stesso sapone utilizzato per il lavaggio del neoprene. Utilizzare uno spazzolino morbido da denti per pulire le intercapedini. Risciacquare sotto un rubinetto di acqua corrente e rimuovere perfettamente shampoo o sapone.
  • Per le cerniere stagne bisogna prestare un po’ più di attenzione. Utilizzare dolcemente lo spazzolino per la pulizia e, ad asciugatura ultimata, ingrassare la zona di chiusura delle cerniere in plastica e stendere la parafina  alle cerniere in bronzo.
  • Erogatori – Il miglior sistema per sciacquare l’attrezzatura subacquea e più precisamente il gruppo ARA (gav, bombola, erogatore) è a sistema ancora montato e in pressione. Solo così si ha una garanzia del 100% di non fare entrare acqua nell’erogatore.

Infatti è vivamente sconsigliato lavare l’erogatore non collegato alla bombola anche se con il tappo di chiusura sul DIN (solitamente non sono a tenuta stagna). E’ dannoso lasciarlo a bagno non collegato! E’ certo che l’acqua entri nel primo stadio andando a ossidare valvole, orefizi e cromature e facendone perdere le caratteristiche di performance e sicurezza.

Durante la manutenzione dell’attrezzatura subacquea è consigliato fare un controllo visivo e valutare ad esempio lo stato dei cinghioli di maschere e pinne, le cariche delle batterie non caricabili e lo stato di tutta l’attrezzatura.

QUANDO SI PUÒ OMETTERE LA MANUTENZIONE DELL’ATTRREZZATURA SUBACQUEA

danilo bernasconi crociera

In un due sole occasioni è consentito non sciacquare la propria attrezzatura:

  • Durante una crociera subacquea, visto che tra un’immersione e l’altra l’attrezzatura quasi non asciuga e quindi non gli si da modo di creare i cristalli di sale tanto dannosi.
  • Dopo una immersione in una sorgente. Infatti all’uscita da questa tipologia insolita di immersioni l’attrezzatura resta pulita e scarica a livello batteriologico.

Anche professionisti del settore che eseguono lavori subacquei come gli amici della Tilosub, sciaccuano giornalmente la propria attrezzatura subacquea.

CONCLUSIONE

Il consiglio è quello di salvaguardare il proprio equipaggiamento e di eseguire regolarmente una corretta manutenzione sull’attrezzatura. Prima di tutto per la propria sicurezza ma anche per il costo elevato nel doversela eventualmente riacquistare.

Adottare le tecniche corrette è altrettanto importante per non arrecare danni ai vari componenti.

Buona manutenzione e buone immersioni in completa sicurezza.

Autore: Danilo

Da molti anni appassionato all'attività subacquea e istruttore subacqueo dal 2007. Detentore di 2 record mondiali d'immersione. Dinamismo e spirito sportivo le due caratteristiche principali.

2 Commenti

  1. Mario Fani

    Danilo persona seria molto preparata e per quanto mi riguarda molto altruista auguro a tutti i sub e non di conoscerlo

    Rispondi
  2. Danilo

    Grazie Mario, troppo buono e….buonissima guarigione 🙂

    Rispondi

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