danilo bernasconi

Since 1980

ricorda che la subacquea è solo un’altra ottima occasione per finire con le gambe sotto al tavolo

CIT:Danilo bernasconi

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danilo bernasconi e il pelato

Chi è Danilo Bernasconi? E’ con piacere raccontarti sulla pagina di questo sito, qualcosa di me. Qualcosa che possa farti capire di più di quello che probabilmente già sai.

Nasco, alleluja, nel luglio del 1980 e cresco in un piccolo paesino in provincia di Como: Albiolo. Ad oggi ho cambiato due paesi di residenza, ma Albiolo è sempre nel cuore!

Piccolo e già sportivo

Fin da piccolo ho sempre fatto molto sport e non ho mai conosciuto la parola sedentarietà. Ho iniziato chiaramente con il calcio, poi a 7 anni ho fatto mezza stagione nella squadra pulcini di pallavolo dell’intercomunale di Cagno…che sega…sono tornato subito al calcio! Dove? Nella squadra dell’oratorio di Albiolo…chiaro! Durante le superiori: calcio, ma anche tanto allenamento in palestra come neo allievo body builder.

La palestra mi piace. Mi piace sempre di più e le dedico moltissimo tempo finite le ore di studio e successivamente terminata la giornata lavorativa. Talmente tanto tempo che mi iscrivo a un impegnativo corso semestrale e divento istruttore di fitness e body building  (con 97/100…che secchia)

danilo bernasconi piccolo
danilo bernasconi militare

 

A 20 anni sono partito per il servizio militare. Partito come ALPINO (scritto in stampatello per dare maggior importanza) alla volta di Merano. Esperienza indimenticabile! Non capisco perché l’abbiano levato dalla vita di un uomo. Solo esperienze positive. Peccato che dopo soli 6 mesi ho dovuto interrompere il mio servizio di leva a causa di una polmonite, poi trasformato in un pericolosissimo pneumotorace spontaneo. Diagnosi finale del medico dopo 10 giorni di ricovero:”No in alta montagna!” e ok, nessun problema, e prosegue:”no immersioni subacquee!” e io:”Ok dottore, eviterò l’alta montagna e non ho assolutamente intenzione di fare immersioni…!”

Rientrato dal militare, sono ritornato a dedicare tempo alla palestra e al calcio ma questa volta nella Concagnese. Per l’ORAL (ORatorio ALbiolo) ero vecchio. Questa esperienza calcistica si conclude all’età di 24 anni. Caviglie slogate, costole inclinate, tagli in testa…basta…basta. Continuo con la palestra che ti distrugge ma non lascia brutti segni  evidenti… Il calcio, o meglio il calcetto, lo giocavo solo il giovedì sera tra amici, al palazzetto.

 

 

SHARM…

Proprio nel 2004 decido, con amici, di fare una vacanza a Sharm el Sheik all’insegna del sole e alla ricerca dell’anima (russa) gemella… Durante la vacanza vedevo i subacquei immergersi dal pontile e sentivo qualche loro discorso al rientro dall’immersione. Tra me e me ho sempre pensato fossero pazzi. Non tanto per l’aspetto adrenalinico dell’immersione stessa ma perché avrei sottratto del tempo alla ricerca dell’anima gemella…

A un certo punto, mentre eravamo in piscina, ci si avvicina un ragazzo, un pelato, circa 30 anni, abbronzatissimo e testa iper lucida. E mo? Ches chi? Sel vor? …era l’istruttore subacqueo del villaggio. Lui:“Ciao ragazzi, tutto bene? Vi posso disturbare un secondo? Domani volete uscire in barca con noi e fare un battesimo dell’immersione per provare questa esperienza?” Noi:”ahahaha…ma sei fuori?!?!? No! No! Grazie ma stiamo qui a prendere il sole e a sorseggiarci un cocktail a bordo piscina…no grazie! Lui:”..ah capisco! (e ancora) vedete quelle tre ragazze dall’altra parte della piscina? Domani anche loro saranno in barca con noi…”. Noi “OK! CI SIAMO! Per pagare?“.

danilo bernasconi e il battesimo sub

 Arriva il giorno tanto atteso. Per me, Griso e Alessandro non era molto per la prova d’immersione ma perché saremmo stati in barca con i tre capolavori, del giorno prima, sdraiati dall’altra  parte della piscina…! Arrivati in barca vediamo un caos totale,  bombole e attrezzatura ovunque. Solo ora posso dire che quel “caos” era la normale disposizione di una barca ad uso subacqueo. All‘appello: Stefano G., Alessandro F., Danilo Bernasconi? Ci siete? Si parte!

LA PREPARAZIONE

Oh ma le ragazze?!?!!? “ Mi hanno chiamato questa mattina dalla camera dicendomi che non sarebbero venute perché erano stanche per la serata trascorsa” ci disse il pelato… Va bhé ormai siamo qua, facciamo questa prova. Era marzo e tirava un bel vento freddo. Mi sono spogliato dai vestiti e velocemente mi sono infilato la muta che mi avevano detto fosse giusta per me. Negativo. Quella muta era estremamente piccola. L’unica che mi sono riuscito a far andar bene era una shorty da 2.5mm. Il pelato:” no, tranquillo, non avrai freddo!”…se lo dice lui…

Danilo Bernasconi barca

finalmente iniziamo

Arriviamo a Ras Mohammed, ci dicono che viene anche chiamato il giardino di Allah. Passo da gigante e inizia il battesimo “Figa che freddo!!!”.

L’istruttore tiene me “a braccetto” alla sua sinistra e a destra ha una signora che, come me, voleva provare l’esperienza.

Arriviamo a -5 metri e il pelato inizia a schiacciare un bottone su un tubo che mi scendeva dalla spalla…booo, io continuo a respirare. Finalmente connetto il cervello e mi riprendo dallo stato adrenalinico in cui ero e…”FIGATA!!!!” Quell’immagine la ricordo ancora ora come quel giorno. Tutte quelle immagini subacquee viste per anni davanti al televisore sono li, davanti a me, anzi ci sono dentro. Banchi di milioni di pesciolini colorati che mi circondano e danzano. Muovi un braccio e scappano tutti insieme come soldatini addestrati…bello! Ma i colori! I coralli! Le murene! Il pesce leone che avevo visto solo in TV e sui libri…figo!

 

Dopo 20 minuti di giretto, percepiti 2, il Pelato mi fa un segnale che probabilmente prima mi aveva anche spiegato…un pollice all’insù. Ho temuto che stesse per finire quando tento, tremando come la ali di un colibrì,  di fare un segnale: la mano completamente aperta. Un 5 fatto con le dita. Siiiii!!! Mi ha confermato con un ok che avremmo fatto ancora 5 minuti. Grande pelato, mi ha fregato con le ragazze, ma si sta facendo perdonare…

Finita la prova, ci troviamo sotto la nostra barca. Pelato, di nuovo preme il bottone…booo. Anzi no..inizia la risalita! Appena riemersi tutti e tre ho iniziato, stile radiolina, a esprimere le mie emozioni a Pelato e alla signora: “Bello, anzi bellissimo! Sensazione unica! Sapete, io di questa disciplina voglio diventare istruttore!?!?!?!”. Pelato: ”togli l’erogatore che non capiamo nulla…”. Ops hahahah.

Si parte col corso e…ci si ferma!

Tornato al villaggio ero gasatissimo. Non potevo fare il corso li perché mancavano pochi giorni al rientro ma da Sharm avevo iniziato a mandare le prime mail alle scuole sul lago di Como per iniziare il corso.

Rientrato in Italia ho iniziato subito con il corso base, FIAS, eseguito a Como. Dopo questo corso mi sono iscritto ai corsi PADI eseguiti con Emi, bravissima e disponibilissima, la mia istruttrice preferita. Mi ha portato fino al Dive Master nell’arco di due anni. In quel periodo ero una “macchina da corsi”, ma soprattutto, da immersioni. Arrivavo a fare 5/6 immersioni a settimana. Dopo soli 2 anni avevo registrato sul logbook 350 immersioni! Che manico!

 

danilo bernasconi stop

accidenti

Tutta questa carica e questa voglia di immergermi ha avuto un drastico stop nell’estate del 2006. Una rovinosa caduta durante l’ingresso in acqua nel lago di Como…maledetto limo! Lussazione della caviglia e frattura del perone…questo il referto del pronto soccorso. Una settimana ricoverato, operato alla caviglia e poi dimesso e poi? E poi 6 interminabili mesi di riabilitazione e soprattutto di fermo dalle immersioni…stavo peggio per questo che per i dolori alla caviglia…e tutto questo…colpa del Pelato! 😊

 

Alla ripresa, post convalescenza, ho fatto 6 mesi di puro divertimento a riprendere la mano con le immersioni, con il rimontare l’attrezzatura…figata, a sentire il profumo del lago quando esci dall’acqua…fighissimo!

brevetto istruttore danilo bernasconi

Raggiunto il mio primo traguardo

Nel 2007 decido, parlandone chiaramente con Emi, di diventare istruttore. Questo per me era il coronamento di un sogno! Dopo 3 anni sarei riuscito a raggiungere il livello tanto voluto, fin da quando ho fatto, con il Pelato, il mio battesimo subacqueo. In fiera, all’Eudi, blocco il prezzo e a maggio inizia il mio corso istruttore con il grande Alberto Rota, tra i numeri 1, a mio parere, dei trainer conosciuti. Primo week end lungo e divento assistente. Secondo e finiamo il corso. Terzo week end e arriva l’esame finale. Sono pronto! Me lo sento! Quello che mi lascia un po’ perplesso è l’esecuzione della micro teaching, la lezione teorica, davanti ai miei circa 20 compagni di corso, agli esterni, vari ragazzi già istruttori che collaboravano al nostro corso, Alberto…, Yme! Chi è? Il valutatore inviato da PADI. Colui che decide se è un sì o un no, l’uomo che non “ride”mai! (o meglio che non rideva mai…perché dopo il corso era un’altra persona. Professionale, bravissimo e simpaticissimo…anche lui pelato!) Ma sono carico e si parte con l’esame.

il verdetto

Il pomeriggio del 16 febbraio 2007 arriva il responso: sono istruttore! L’uomo del monte ha detto si! YESSSSSSSS! Ce l’ho fatta! Ero al settimo cielo! Va bhé, avete capito…ero contento! Via dall’hotel dove si è tenuto l’esame sono andato subito a Moregallo (LC) dove c’erano Emi e Mattia, un nostro amico, che si stavano immergendo, per dargli la notizia. Felicissimi, loro si sono immersi e al termine ci siamo ritrovati al bar a bagnare questo nuovo brevetto. Che bello! A distanza di 13 anni ricordo ancora benissimo quel momento. Emozioni.

 

 

nasce la Doctor diving academy

Dopo pochissimi mesi mi viene la mia prima idea. Fare il primo vero e proprio passo nella subacquea professionale: apro la mia scuola sub, la Doctor Diving Academy, questo il nome della scuola. Decido di dare questo nome visto che alcuni allievi avevano iniziato a soprannominarmi col nomignolo di Doctor o Doc.

Ci voleva uno staff e dopo averlo trovato ero felicissimo della NOSTRA nuova scuola. La grande Emi, Ale e Silvio. Da subito la scuola è andata bene! Abbiamo sempre avuto allievi, partecipavamo a eventi sportivi per far battesimi, organizzavamo gite al mare, mangiate. Tutto alla grande!

A fine febbraio 2010 aggiungo un brevetto istruttore alla lista: con grande orgoglio divento istruttore tecnico.

danilo bernasconi crea deep stop e…

Nel 2010, dopo 3 anni di rodaggio a fare corsi, decidiamo, con la persona che ancora oggi è la mia dolce compagna di vita, Ile, la subba numero 1, di aprire un negozio di sub. La scelta era molto azzardata perché avrei dovuto mollare il mio buon remunerato lavoro. Vince la passione e apriamo il negozio. E’ stato un bel salto nel buio. Tanti soldi investiti e io non ne sapevo nulla di marketing, blending, fiscalità e tutto ciò che concerne il possedere un’attività commerciale.logo DEEP STOP small

Ma ancora oggi sono così, adoro il cambiamento, adoro imparare cose nuove, adoro mettermi in continua discussione, adoro le sfide!

Il negozio prosegue e anno dopo anno sono sempre più grandi le soddisfazioni. Contento di aver intrapreso quel cammino, quel percorso professionale.

la svolta

A fine 2012 mi chiama il solito giornalista del settore marketing della “La Provincia” per l’ennesima offerta commerciale. Come al solito dico di no, spiegandogli la solita manfrina: con quei soldi, con una pubblicità su Facebook, faccio 10 volte le visualizzazioni dei giornali venduti, e come al solito, ci salutiamo. Riagganciato con lui penso a redigere un piano pubblicitario per la stagione dell’anno successivo. La domanda:” Cosa posso fare per dare grande visibilità al negozio? Mmmmm”. Le prime risposte sono le solite, giornali, pubblicità su siti, il giornalino del paese ma poi l’illuminazione: un record! Inoltre quest’ultima cosa andava a riprendere uno dei punti fondamentali della mia esistenza: le sfide.

Progetto lago 360 Danilo Bernasconi

Record di permanenza

Vado su internet a vedere quali sono i record subacquei attualmente in vigore e tra tutti mi colpisce quello di un cittadino della Florida che è stato 48ore e mezzo in acqua dolce senza mai uscire né a mangiare né a bere, mmmhhh, bellooo!

Ne parlo con Ile e diversi amici e tra un interessamento e l’altro, il coinvolgimento di questo e di quello, del team dei medici ci siamo trovati, una sera, nella palestra dell’amico medico Luca Morelli. Era già in corso la preparazione del record d’immersione prolungata di 50 ore nel lago di Como.

 

La data prefissata era settembre. 6/7/8 settembre 2013. Lunga ed estenuante la preparazione, fisica e psicologica. Difficili le prove per l’avvicinamento e la preparazione al record ma, alla fine, abbiamo vinto. Io e lo staff ce l’abbiamo fatta. E’ record.

Si, devo essere sincero, la pubblicità fatta con un record ha funzionato. A livello locale moltissimo ma anche per l’e-commerce del negozio è stato un bel toccasana.

Record di prodondità

A inizio 2016 un’altra mia pensata: perché non battere il record di profondità, senza assistenza, allora fermo a  212,5 metri? Adoro la profondità e soprattutto adoro andarci. Questa volta, non ne sono ancora certo, non so se la motivazione sia stata quella di dare visibilità al negozio o meno ma, a parer mio, è stato più per rimettermi in gioco con un’altra sfida.

di nuovo vincenti

A febbraio del 2016, dopo aver contattato una ventina di persone per creare il nuovo staff di assistenza, diverso dal primo record perché ora necessitava di profondisti, dopo aver avvisato Ile (lei era assolutamente contro questa mia decisione per ovvie ragioni), parlato con lo staff medico, anche questo tentativo di record era ormai imbastito e la data decisa era il 30 luglio 2016.

 

In quella data, dopo diversi problemi in fase di preparazione e tanta adrenalina, abbiamo vinto! Il record di profondità senza assistenza a -220 metri era mio. Ero mooooolto felice di aver fatto anche questo, durata e profondità…figo! Ricordo ancora bene le parole del pneumologo quando mi hanno dimesso dall’ospedale dopo il pneumotorace:”No alle immersioni subacquee”…ahahah!

I miei record

danilo bernasconi record dimmersione 50

RECORD MONDIALE D'IMMERSIONE 50 ORE IN ACQUA FREDDA

danilo bernasconi record 220 metri home

RECORD MONDIALE D'IMMERSIONE PROFONDA A -220 METRI

dopo il bello arriva il brutto…ma poi torna il bello!

Proseguono le attività in negozio fino a quando il 24 febbraio 2018 arriva il giorno della sconfitta. Quel sabato mattina, pochi minuti prima di mezzogiorno, mentre stavo servendo dei clienti, il negozio prende fuoco. Un travaso di ossigeno fa scoppiare la frusta di travaso e la situazione è ingestibile. Dopo aver fatto uscire i clienti, dopo aver tentato di spegnare le fiamme, mi sono dovuto arrendere ed uscire dalla porta guardando anni di attività andare in fumo. Quel giorno e quei giorni li ricordo come i più brutti della mia vita. Non auguro neanche al mio peggior nemico una cosa simile. E’ deprimente.

Ma ti ricordo che accanto ho sempre avuto una compagna fantastica e amici strepitosi che si sono, sin da quel pomeriggio, resi disponibili ad aiutarmi per ripartire. Lacrime (ora). E’ brutto e bello ripensare a quei momenti. Che casino che era successo…

Pompieri, periti, assicurazioni, indagini ma tutto porta sempre al fatto che io stavo lavorando con le corrette tecniche e che tutto era in sicurezza. Dopo tre mesi, tanto lavoro, tanta pulizia di fuliggine dappertutto, tantissimo aiuto da parte di Ile e degli amici, ho vinto e abbiamo vinto anche questa sfida: Deep Stop ha riaperto. Evviva! Non ci credevo!

finale in bellezza

Il negozio ha proseguito la sua attività come nulla fosse successo fino a maggio del 2019, data in cui ho deciso di chiudere. Perché? Perché ero stanco della vita da negoziante, ero stanco di lavorare così tante ore per ingrassare lo Stato, volevo rimettermi in pista con qualcosa di nuovo, una nuova sfida professionale.

In quel periodo ricordo il disappunto di molti clienti ma tutti hanno capito la situazione, probabilmente avendomi ormai conosciuto. Diversi sono stati coloro che mi hanno proposto di ritirare l’attività ma poi per vari motivi hanno desistito. Arriva il giorno che Ares Bianchi viene in negozio e anche lui mi dice che è interessato a ritirare il negozio e ad intraprendere questa sua nuova attività. Lui e Johnny, il socio, a ottobre 2019, diventano i nuovi proprietari di Deep Stop.

Mi è spiaciuto? No! O meglio, l’idea di mollare assolutamente sì ma sapevo che era una mia scelta e che lo stavo facendo per me. Ma quando si è concretizzata la vendita ero felice, molto. Deep Stop non sarebbe morto ma anzi, avrebbe continuato la sua attività con Ares. Fino a fine febbraio ho fatto l’affiancamento al nuovo proprietario per dargli le giuste dritte. Bel periodo anche se un po’ strano, io ero lì, ma non era mio, strano.

ora e in futuro

Oggi, 31 marzo 2020, mi trovo al PC per raccontarvi chi sono, la mia storia subacquea, il negozio e la sua vendita. Tutto ciò per il nuovo sito che a breve metterò on-line. Segregato in casa per una quarantena al Coronavirus maledetto, dopo il rientro avvenuto il 17 marzo dal mio cammino di Santiago, iniziato il 4 ma non terminato a causa della pandemia. 15 giorni passati. Sono sano.

Le previsioni per il futuro sono, non appena la situazione Coronavirus si placherà e si potrà riprendere una vita normale, proseguirò con Ares, in negozio. Questa volta però come dipendente. Continuerò a fare ciò che mi piace, la mia passione. Sono molto curioso di cosa il futuro abbia in serbo per me.

Ringrazio Dio, Griso e Alessandro per quel viaggio a Sharm, mi ha fatto trovare l’amore della mia vita, non le russe ma la subacquea. Ringrazio il Pelato, un grande! Il suo giretto da 20 minuti mi ha infatuato e lui ha creato un mostro!

Se ti è piaciuta la vita di Danilo Bernasconi, se vuoi esprimere un tuo commento su quanto hai letto o se vuoi qualche altra informazione, non esitare a scrivermi nel modulo del sito. Aspetto tue!

I miei brevetti istruttore

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